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bollettino difesa fitosanitaria olivo n. 8

Bollettino fitosanitario olivo n. 8 del 01.09.2017

Fase fenologica: ingrossamento dei frutti (BBCH:79)

Andamento climatico: Tendenza: domenica ancora variabile con possibili rovesci sparsi. Lunedì variabile senza piogge significative. Martedì piogge sparse. – www.cfumbria.it (protezione civile)

Le condizioni atmosferiche sono tali, per ora, da non rendere necessari interventi fitosanitari sia in agricoltura biologica che integrata. Dalla metà della prossima settimana potrebbe essere necessario intervenire nelle aziende che adottano il metodo adulticida. La situazione è sotto attento controllo da parte dei tecnici delle Associazioni olivicole (APROL – Perugia, ASSOPROL e OPOO). Nel prossimo bollettino saranno indicate le eventuali località dove potrebbe essere necessario intervenire con prodotti adulticidi. Per chi adotta il metodo curativo le indicazioni saranno fornite sulla base dei risultati dei campionamenti volti a determinare l’eventuale infestazione da parte di uova e larve di mosca all’interno dei frutti e diventerà necessario trattare solo al raggiungimento della soglia dell’8%.

Risultati del monitoraggio Dalle analisi delle trappole a feromone emerge che le catture di maschi adulti, rilevate nelle diverse zone continuano a non essere significative. In previsione di una sensibile diminuzione delle temperature si ritiene possibile un incremento della presenza di adulti di mosca nella prossima settimana.

Risultati del campionamento I campionamenti eseguiti confermano che le condizioni atmosferiche sono state avverse allo sviluppo della mosca e che non c’è infestazione all’interno dei frutti e che pertanto non è necessario intervenire con nessun prodotto ad azione larvicida. Si ricorda che lo sviluppo della mosca è fortemente legato alla temperatura atmosferica, infatti gli sfarfallamenti iniziano a 14-18°C; la soglia termica inferiore per lo sviluppo degli stadi giovanili è di 9-11°C, mentre quella superiore è di 31- 33°C. Inoltre un accumulo termico superiore ai 31°C di circa 70 ore determina l’abbassamento numerico delle popolazioni, l’arresto dell’attività riproduttiva degli adulti ed il riassorbimento delle uova. Queste caratteristiche legate all’andamento climatico rendono lo sviluppo di questo fitofago diverso da zona a zona in relazione alla latitudine, all’altitudine, all’orientamento di ogni singolo appezzamento e diverso da un anno all’altro.

Consigli di difesa: Di seguito si riportano le strategie di difesa distinguendo in base all’indirizzo aziendale per essere pronti nel caso in cui si dovessero verificare situazioni di allarme.

Nella difesa dalla mosca olearia si possono adottare 2 possibili strategie:

• preventiva o adulticida, strategia di difesa per le aziende che adottano il metodo biologico, che consiste nell’eliminare gli adulti prima che depongano le uova all’interno delle olive. Diverse sono le possibilità tra cui: trappole innescate con attrattivi alimentarti, feromone ed insetticida, oppure trattamenti con piretrine naturali. Anche i prodotti rameici, utilizzati per la cura dell’occhio di pavone, patologia funginea, possono esercitare un’azione efficace collaterale nei confronti della mosca, ma ad oggi il prodotto che ha dato i migliori risultati è lo Spinosad. Il trattamento a base di Spinosad va comunque ripetuto dopo ogni pioggia, e sono ammessi massimo 8 trattamenti in 1 stagione.

• la seconda strategia di difesa possibile nei confronti della mosca è quella curativa che consiste nell’eliminare le giovani larve una volta che si sono sviluppate all’interno delle olive. La soglia d’intervento è di 8 tra uova e larve giovani riscontrate all’interno di un campione di 100 olive (10 olive/pianta X 10 piante, prelevate a caso, ad altezza uomo e settimanalmente). Qualora fosse raggiunto la soglia di tolleranza dell’8%, i disciplinari di difesa integrata indicano i principi attivi utilizzabili con attività citotropica, cioè efficaci contro le larve all’interno delle drupe. I principi attivi disponibili sono : Dimetoato – Fosmet – Imidacloprid .

Indipendentemente dalla strategia di difesa adottata, preventiva o curativa, l’elemento fondamentale è la tempestività d’intervento. Con il metodo preventivo, fondamentale per la difesa biologica, nel momento in cui le olive raggiungono la fase fenologica di indurimento del nocciolo, alle prime catture all’interno delle trappole a feromone, se le condizioni atmosferiche sono sotto 30° di temperatura e con notevole umidità atmosferica, si deve effettuare il trattamento al più presto con Spinosad o con altri prodotti ammessi in biologico, per non correre il rischio che l’infestazione non sia più controllabile. Con il metodo curativo è altrettanto importante la tempestività in quanto le larve non devono svilupparsi oltre il II° stadio per non arrecare danni alle olive.

I principi attivi ammessi dal disciplinare di difesa integrata e le limitazioni sono riportati in tabella : DIMETOATO Tempo di carenza 28 a 35 gg Disciplinare regionale max 2 trattamenti/anno FOSMET Tempo di carenza 30 gg Disciplinare regionale max 1 trattamenti/anno IMIDACLOPRID Tempo di carenza 28gg

Disciplinare regionale max 1 trattamenti/anno Si ricorda che l’efficacia di un larvicida è intorno ai 15/20 gg, quindi effettuare trattamenti “preventivi”, prima del raggiungimento della soglia dell’8% non avrebbe nessuna utilità.

Si ricorda l’importanza di rispettare il tempo di carenza, ossia il tempo che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e l’inizio della raccolta. Qualora si verificassero grandinate si consiglia di intervenire tempestivamente (entro 12-24 ore dall’evento) con trattamenti a base di rame, efficaci contro la diffusione del batterio agente della “rogna dell’olivo” ed anche nei confronti del fungo agente dell’occhio di pavone, oltre ad avere effetto repellente nei confronti della mosca delle olive.

Tutti i bollettini fitosanitari relativi alla difesa dell’olivo saranno reperibili nel sito della Regione dell’Umbria al seguente indirizzo: http://www.regione.umbria.it/agricoltura/bollettini-fitosanitari